Ian Harding è sempre stato bravo a mentire, o perlomeno a sua madre. Perciò veste alla perfezione il ruolo dell’insegnante Ezra Fitz nella sorprendente serie tv della ABC FAMILY – Pretty little liars.
Harding interpreta Fitz, in una relazione amorosa con una sua studentessa, Aria Montgomery (Lucy Hale). Questo è il ruolo più duraturo per Harding dai tempi di Adventurland, con Ryan Reynolds e Kirsten Stewart. Benché la sua popolarità stia crescendo, rimane sempre il tipico ragazzo rilassato che vive nella West Coast e che segue i suoi sogni. Harding ha i piedi per terra e vede il recitare come più di un lavoro.
KAPLAN: come ti sei interessato al recitare?
IAN: mi mettevo sempre nei pasticci in qualche modo, perché ero davvero bravo a mentire da piccolo. Se lasciavo la mia giacca a scuola per la terza volta e mia mamma si arrabbiava molto, io inventavo una bugia e ci credevo davvero. Suona alquanto sociopatico. Lei diceva: “so che non è vero”. Col passare degli anni e come qualsiasi ragazzo in Virginia, mi dedicai agli sport e cose simili. Andai in questo liceo e loro avevano eccellenti squadre sportive e questi ragazzi erano tipicamente americani e io non ero molto bravo. Perciò pensai: “forse inizierò teatro”.
KAPLAN: come hai ottenuto il ruolo in PLL?
IAN: era l’autunno del 2009 e mi arrivò una mail per l’audizione da parte del mio agente. Ci andai e, non lo dico in maniera arrogante ma diciamo che flirtai con chiunque incontrai. Loro dissero: “tu hai la parte” e io dissi: “aspetta un attimo stai sbagliando”. Decisero che era così e ora sono qui. É stato un interessante processo di audizione. Era così surreale. É ridicolo come una chiamata possa cambiarti la vita.
KAPLAN: cosa si prova a recitare un ruolo così controverso?
IAN: É strano. Sapevo che, essendo la ABC Family, non ci sarebbero state inquietanti scene di nudo tra me e Lucy. Segue una linea molto sottile. Quando sentii la premessa, pensai che sarebbe stato un’altra sitcom spazzatura per teenagers che sarebbe durata per due stagioni. Penso che ci sia molta passione in essa. Per quanto riguarda il livello tecnico, gli scrittori sono davvero dei maestri. A un livello emotivo, succede che delle volte ci siano delle circostanze pessime.
C’è una differenza di età. Ma nessuno aggrotterebbe la fronte per una 23enne che esce con un 30enne. Forse. Non credo i miei genitori lo penserebbero. Dipende dalla persona. Il problema sono i 6-7 anni di differenza tra i due e io sono l’insegnante. Penso davvero che siano anime gemelle. Perciò loro gli danno una possibilità anche con la paura di finire in galera.
KAPLAN: com’è cambiata la tua vita da quando hai avuto quel ruolo?
IAN: in diversi modi, è cambiata e non è cambiata alla stesso tempo. Sono sempre la stessa persona. Mi riconoscono per strada molto spesso, e questo è davvero scioccante per me. Sono estremamente diffidente verso ogni ragazza sotto i 19 anni. Anche se quando mi incontrano sono solitamente molto cordiali, carine e gentili. É davvero bello essere un attore in carriera. Ho un lavoro assicurato per almeno 9 mesi, questo è ciò per cui sono più grato! Questa opportunità mi è caduta dal cielo. Penso che la differenza principale siano le persone che non ho mai incontrato e che sembrano conoscermi. I miei amici mi trattano allo stesso modo. Anche la mia famiglia. Sono in grado di mettere il cibo sul mio tavolo solitario.
KAPLAN: suona come la perfetta vita per te in questo momento…
IAN: É molto divertente!
KAPLAN: che cosa avresti fatto se non fossi diventato un attore? IAN: non ci voglio nemmeno pensare. Non avrei potuto sfruttare le mie altre capacità per guadagnare qualcosa. Penso che forse avrei fatto qualcosa riguardante la psicologia, o qualcosa del genere perché mi piace quel ramo della medicina – il deprimersi e arrivare al nocciolo. KAPLAN: hai qualche spoiler sulla stagione?
IAN: beh, non qualcosa che vi possa dire.
KAPLAN: avevo immaginato, ma dovevo chiederlo!
IAN: tutti gli intervistatori mi chiedono se ho degli spoilers, e mi dispiace per il giornalista perché è il loro lavoro fare questa domanda e ogni volta si sentono respinti.
KAPLAN: può sembrare una domanda imbarazzante ma come ci sente a essere un rubacuori per dei giovani telespettatori?
IAN: questa è una domanda strana. Cè una parte di me che direbbe “no, non lo sono”. Io, IAN, non lo sono. Se ci fossero dei teenager con una telecamera a riprendermi nella mia routine quotidiana sarebbero annoiati. Ezra è un rubacuori e va bene. É figo, penso. Se qualcuno mi chiedesse di descrivermi in una parola io non direi mai “bello”. Specialmente ora, nel mio pigiama. Non mi sono rasato per tre giorni e mangio tutto quello che mi pare. Ho cambiato il mio modo di pensare che cosa sia attraente. Va bene, ma so che ultimamente ciò che sono e chi sono non è zigomi e una mascella definita. So che ciò che sono non é proporzionale a addominali e denti perfetti. Non gli addominali adesso. KAPLAN: è stata davvero la risposta di una persona coi piedi per terra.
IAN: beh come sarebbe l’opposto? Se dicessi: sai è davvero difficile essere così affascinanti ed è quasi fastidioso perché le persone vogliono continuamente portarmi a letto… sarei solo il guscio vuoto di un essere umano.